Pratiche di cantina e Scuola Agraria
Il vino prodotto sulle pendici delle colline di Grumello era ben noto e apprezzato nell’Ottocento: Giovanni Maironi da Ponte nel 1820 scriveva : «È assai rinomato questo villaggio dal suo vino, specialmente quello della sua parte montuosa, il quale è uno dei più generosi e apprezzati della provincia». Tuttavia la tecnica enologia adottata era ancora primordiale: era abitudine lasciar fermentare le uve pigiate e non diraspate e di far macerare a lungo graspi vinacce anche dopo la fine della fermentazione alcolica, ottenendo vini molto tannici, acidi che, in pochi mesi, per la cattiva conduzione della cantina o per la cattiva manutenzione delle botti, inacetivano o si alteravano.
Contestualmente negli ambienti colti di Bergamo e provincia, si comprese che per contrastare queste cattive abitudini, diffuse su tutto il territorio, si doveva intervenire con la sensibilizzazione e l’istruzione se non direttamente dei contadini, ancora in maggioranza analfabeti, almeno dei fattori, ossia coloro che guidavano il lavoro dei contadini.
Fu così che nel 1869 si decise di istituire la Scuola pratica di agricoltura per i figli di fattori che avrebbero poi dovuto continuare l’attività dei padri. La scuola però doveva essere posta non in città, bensì in una località agricola, in modo che l’insegnamento potesse essere più efficace attraverso l’alternanza di lezioni teoriche e pratiche.
Grumello del Monte pareva il luogo ideale per l’istituzione di questa Scuola Agraria: era già votato alla viticoltura; era comodo da raggiungere perché posto lungo la tratta ferroviaria Bergamo-Brescia ed offriva strutture scolastiche ideali (i nobili Camozzi-Vertova misero a disposizione della Scuola sia la propria azienda di 37 ettari, sia la loro residenza, che fu adattata a edificio scolastico). L’attività della scuola iniziò il 1° dicembre 1874.
Il corso d’insegnamento durava due anni, l’istruzione era professionale, pratica ed educativa “quale si conviene a semplici campagnuoli già adulti, che intendano prepararsi a diventare fattori od esercitare la professione agricola per conto proprio”.
Grazie alla scuola, giunsero a Grumello anche i primi macchinari sia per la lavorazione del terreno (come il volta-cotiche modello Sack), che per le pratiche di cantina (come il torchio Mabille).
La scuola rimase a Grumello fino al 1918, poi fu trasferita a Bergamo e successivamente, nel 1922, a Treviglio.